Il primo vero esercizio di linguistica realizzato al nostro corso è questo lipogramma sul testo di ITALO CALVINO.
SE UNA NOTTE D'INVERNO UN VIAGGIATORE
"Il romanzo comincia in una stazione ferroviaria, fuma una locomotiva, uno sfiatare di stantuffo copre l’apertura del capitolo, una nuvola di fumo nasconde parte del primo capoverso.
Nell’odore di stazione passa una ventata d’odore del caffè della stazione. C’è qualcuno che sta guardando attraverso i vetri appannati, apre la porta a vetri del caffè, tutto è velato, anche dentro, come visto da occhi di miope, oppure occhi irritati da granelli di cenere. Sono le pagine del testo a essere appannate come i vetri d’un vecchio treno, è sulle frasi che si posa la nuvola di fumo. È una sera piovosa; l’uomo entra nel caffè; si apre il cappotto umido; una nuvola di vapore l’avvolge; un fischio parte lungo la ferrovia a perdita d’occhio lucida di pioggia.Un fischio come di locomotiva e un getto di vapore si levano dalla macchina del caffè che il vecchio gestore del locale mette sotto pressione come se lucidasse un segnale, o almeno così pare dalla successione delle frasi del secondo capoverso, in cui i giocatori ai tavoli richiudono il ventaglio della carte contro il petto e si voltano verso il nuovo venuto con una tripla torsione del collo, delle spalle e delle sedie, mentre i clienti del locale sollevano le tazzine e soffiano sulla superficie del caffè sospirando ad occhi socchiusi, o percuotono il colmo delle pinte dal chiaro e spumoso liquido con un’attenzione esagerata a non farle straripare."